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LOUISE DESIGN

 
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Pubblicato da su 11 dicembre 2010 in Senza categoria

 

Cosa piace fare ad Amélie

 
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Pubblicato da su 11 novembre 2010 in Senza categoria

 

Benvenuti al SUD

primo piano
Fedele remake arricchito da un certo virtuosismo tecnico e da uno spettro di colori più ampio e caldo * * 1/2 - -
Alberto è un mite responsabile delle poste della bassa Brianza a un passo dal tanto sospirato trasferimento nel centro di Milano. Quando gli comunicano che la promessa rilocazione gli è stata revocata per dare precedenza a un collega disabile, Alberto, per non deludere le speranze della moglie e del figlio, decide di fingersi a sua volta disabile. Durante la visita di controllo, commette però un’imprudenza e, come punizione, gli viene imposto un trasferimento in Campania, in un piccolo paese del Cilento. Per un lombardo abitudinario e pieno di preconcetti sul Sud Italia come lui, la prospettiva di vivere almeno due anni in quei luoghi rappresenta un incubo, cui si prepara con un nuovo guardaroba di vestiti leggeri e giubbotto antiproiettile.

Fra l’esagono francese e lo stivale italiano, la cartina socio-culturale del pregiudizio appare specularmente rovesciata. In Francia la commedia popolare brama il sole del Mediterraneo e le palme della Costa Azzurra, mentre teme il freddo della Manica e i cieli grigi delle regioni del Nord; in Italia il sogno dell’uomo padano vive all’ombra della Madunina di Milano e rivolge tutte le possibili stigmatizzazioni verso il Sud pigro e parassitario. Da Giù al Nord a Benvenuti al Sud, l’attraversamento delle Alpi dell’“opera buffa” di Dany Boon ristabilisce una connessione fra discesa geografica e declino civile mediante lo stesso percorso bonario e leggero di sovvertimento dello stereotipo. Il film si presenta infatti come un vero e proprio remake nel senso americano del termine: una replica puntuale degli snodi narrativi e delle principali gag dell’originale francese, adattata al linguaggio partenopeo e allo scontro con la cultura meneghina. Nella “traduzione” va persa molta della comicità surreale e strampalata della mimica e delle boutade di Dany Boon e Kad Merad, a favore di tempi comici più in linea con l’impostazione cabarettistica di Claudio Bisio e Alessandro Siani.
L’adattamento scritto da Massimo Gaudioso ricalca e parafrasa laddove serve, lisciando e addolcendo l’eccessivo schematismo della sceneggiatura originale soprattutto nei rapporti fra i vari personaggi. Per il resto, lo sceneggiatore di Gomorra si limita a convertire i vari elementi che caratterizzavano il Nord-Pas de Calais nel loro diretto corrispettivo cilentano (i formaggi puzzolenti diventano mozzarelle di bufala, i distillati alcolici e le birre corpose diventano caffè e limoncelli, mentre la tradizione dei carillon delle torri campanarie si converte nella pirotecnica barocca del folklore campano) e ad aggiungere qualche lieve elemento caricaturale sul razzismo leghista o di autoironia in merito allo stesso film di Garrone. Da parte sua, Luca Miniero aggiunge alla messa in scena piuttosto basica di Dany Boon un certo virtuosismo tecnico e uno spettro di colori più ampio e caldo, in linea con le tonalità della costa cilentana.
In definitiva, laddove ognuno – protagonisti, comprimari, caratteristi e autori – gioca il proprio ruolo a dovere e gestisce senza falli né malizia il gioco leggero della commedia, resta un dato non troppo confortante: il fatto che anche le idee, per ridicolizzare affettuosamente il nostro piccolo paese, abbiamo bisogno di importarle dall’estero.

 
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Pubblicato da su 19 ottobre 2010 in Senza categoria

 

MARILYN MANSON :: This Is Halloween

 
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Pubblicato da su 17 ottobre 2010 in Senza categoria

 

Vampire Diaries 110 – Cut ( Plumb )

 
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Pubblicato da su 3 ottobre 2010 in Senza categoria

 

Lettera di Kurt Cobain

Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po’ vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l’etica dell’indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell’ascoltare musica e nemmeno nel crearla nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l’ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo. Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po’ stordito per ritrovare l’entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fans della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l’empatia che ho per tutti. C’è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile…! Perché non ti diverti e basta? Non lo so! Ho una moglie divina che trasuda ambizione e empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia, bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l’idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall’età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.

Pace, Amore, Empatia.

Kurt Cobain

Frances e Courtney, io sarò al vostro altare. Ti prego Courtney continua così, per Frances. Per la sua vita, che sarà molto più felice senza di me. Vi amo. Vi amo! Kurt

Il corpo di Cobain fu cremato, con un terzo delle sue ceneri depositate nel tempio buddhista (disciplina spirituale alla quale si era convertito nel frattempo) di Ithaca (New York), un terzo venne sparso nel fiume Wishkah e il resto è rimasto in possesso della moglie.

Quest’ultima ha poi rivelato al tabloid inglese News of the world che a maggio del 2008 la borsa rosa a forma di orsetto in cui si trovavano i resti del marito è stata trafugata da ignoti, durante un furto nel suo appartamento di Hollywood.

Il personaggio di Kurt è diventato un’icona vera e propria fra i giovani di ormai quasi due generazioni, a tal punto da influenzare ancora oggi sia la musica che la moda giovanile.

 
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Pubblicato da su 2 ottobre 2010 in Senza categoria

 

Gintama Video

Gintama Opening

Gintama Ita Latte alla fragola

 
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Pubblicato da su 29 settembre 2010 in Senza categoria

 

Gintama

Gintama (銀魂, Gintama), letteralmente “Anima d’argento“, è un manga comico creato da Hideaki Sorachi. È stato serializzato a partire dal’8 dicembre 2003, ed è stato raccolto in tankōbon a partire dall’aprile del 2004. I capitoli settimanali sono attualmente pubblicati dalla Shūeisha nel settimanale Weekly Shōnen Jump. Fino al volume 17 il manga ha venduto oltre 17 milioni di copie in Giappone. Nel marzo del 2007, Shūeisha ha annunciato che la vendita del primo volume ha superato il milione di copie. In Italia il manga è distribuito dalla Planeta DeAgostini.

Dalla serie è stato tratto anche un anime, giunto anche in Italia grazie alla Dynit, e trasmesso su MTV a partire dal 4 dicembre 2007, mentre in Giappone è cominciato il 4 aprile 2006, trasmesso sulla TV Tokyo subito dopo Bleach. Finora MTV ha trasmesso i primi 24 episodi della serie dal 4 dicembre 2007 al 20 maggio 2008. La versione trasmessa da MTV non è fedele al 100% alla versione originale: il turpiloquio è stato rimosso o sostituito da termini meno volgari.

Inoltre sono stati prodotti un OAV, presentato al Jump Festa 2005, e un lungometraggio intitolato Gekijouban Gintama: Shinyaku Benizakura Hen (劇場版 銀魂 新訳紅桜篇, Gekijouban Gintama: Shinyaku Benizakura Hen), previsto nei cinema giapponesi per il 24 aprile 2010.

Trama

La storia si svolge nella città di Edo, l’attuale Tokyo, in Giappone. Questa città viene invasa da degli alieni chiamati Amanto sin dal periodo Edo. I samurai giapponesi sono ormai caduti, e gli Amanto hanno posto il divieto di portare la katana in pubblico. La trama si concentra su un eccentrico samurai, Sakata Gintoki, il suo (parziale) apprendista Shimura Shinpachi, e una giovane aliena, Kagura. Tutti e tre sono dei liberi professionisti che cercano lavoro per pagare l’affitto mensile, cosa che solitamente non accade.



Altri personaggi

  • Appartenenti alla Shinsengumi (真選組, Shinsengumi):
Kondo Isao: Ispirato al famoso capitano della Shinsengumi (新選組 o 新撰組, Shinsengumi) storica, nell’anime è in realtà un sempliciotto a cui bisogna sempre ripetere le cose due volte (con grande rabbia di Hijikata, suo subalterno); però è un uomo d’onore e una brava persona, per questo gli Shinsengumi gli sono fedeli. Isao non ha molto successo con le donne ma non perde mai occasione per molestare Otae, la sorella di Shinpachi per la quale ha una cotta.
Hijikata Toshiro: Vicecomandante degli Shinsengumi e guerriero sul campo, è una persona ambiziosa e maestro di katana. Inoltre è un fumatore incallito e fanatico della maionese. Ha un rapporto conflittuale con il suo secondo, Sogo Okita, il quale tenta sempre di eliminarlo fingendo poi che si trattasse di uno scherzo; Hijikata è inoltre iracondo ed anche per questo è conosciuto come il Demonio della Shinsengumi. È spesso in rivalità con Gintoki. È segretamente innamorato della sorella di Sogo, ma non le ha mai dichiarato i propri sentimenti poiché non voleva darle il dispiacere di una sua eventuale morte, data la pericolosità del suo lavoro,.
Sogo Okita: secondo di Toshiro Hijikata, tenta sempre di eliminare il suo superiore. È tra i migliori spadaccini della shinsengumi, se non il migliore, ma non disdegna l’uso del bazooka. È un tipo impulsivo, strambo e sadico e per questo viene soprannominato da Hijikata il “re del pianeta sadico”. Spesso si scontra con Kagura, sua rivale. Ha una sorella maggiore, Mitsuba,con una fissazione per il peperoncino; è molto malata.
Yamazaki Sagaru: uno dei subalterni di Hijikata e Okita. È la spia della shinsengumi e gli vengono spesso affidate missioni di infiltrazione con risultati non proprio brillanti. Utilizza come arma una racchetta da volano. Spesso è ripreso da Hijikata proprio perché invece di ascoltarlo si esercità nella battuta di questo sport.
  • Gli Joui:
Katsura ‘Zura’ Kotaro: attivista politico e in passato “Joui”, combattente samurai che si opponeva agli Amanto. Conosce Gintoki da quell’epoca e cerca sempre di fare entrare il giovane guerriero nei suoi intrighi. Gintoki lo chiama spesso con il nomignolo “Zura”, ma Katsura non lo sopporta (Zura significa in giapponese “parrucca”). Veste come un samurai ed è sempre accompagnato da uno strano essere chiamato Elizabeth.
Elizabeth: Elizabeth è uno strano pinguino/papera gigante che Mutsu ha portato a Katsura da parte di Sakamoto, presumibilmente presa in uno dei suoi viaggi nello spazio. È capace di correre molto velocemente ed ha un talento nel dipingere. Si esprime con dei cartelli, sui quali è scritto quel che vuole dire. È misteriosamente in grado di usare le bacchette. La vera identità di Elizabeth però, è incerta. È probabile che sotto il costume si nasconda una persona. Il compleanno di Elizabeth è il 7 settembre. È alta 180 cm e pesa 123 kg.
  • Kiheitai (鬼兵隊, Kiheitai):
Takasugi Shinsuke: uno dei personaggi più violenti di Gintama. Combatté assieme a Gintoki, Katsura e Sakamoto nella guerra degli Amanto. È a capo di una fazione simile agli Joui, ma decisamente più crudele: gli Kiheitai (da Ki=demone). Come Katsura ,è ricercato dalla Shinsengumi, perché massacrò degli ufficiali del Bakufu in riunione in un ristorante assieme ad alcuni clienti. Sebbene non sia mai entrato in azione personalmente nella serie, ha tentato di distruggere la Shinsengumi servendosi di Itou. Indossa un kimono viola con disegnate sopra 18 farfalle gialle. Porta sempre delle bende che coprono l’occhio sinistro e fuma spesso una pipa. Ama la distruzione ed il caos, il suo unico scopo è la vendetta per quello che è successo a Edo.
Kawakami Bansai: uno dei principali e più forti elementi degli Kiheitai. Per combattere utilizza lo shaminsen, che suona benissimo, e una katana. Indossa sempre un paio di cuffie, in riferimento alla sua passione per la musica, ed è lui che scrive le nuove canzoni della cantante Otsu-chan. Infatti sembra avere la facoltà di percepire le canzoni suonate dal cuore delle persone. Per questo,nella saga di Itou, Yamazaki viene risparmiato perché voleva continuare ad ascoltare la sua “canzone”. Porta sempre un paio di occhiali da sole.
Okada Nizou: un killer cieco, la cui passione è quella di combattere e uccidere. Viene inizialmente sconfitto con facilità da Gintoki, ma torna poi alla riscossa al servizio di Takasugi Shinsuke e armato della pericolosa Benizakura, spada demoniaca che assorbe l’anima del possessore, ma diventa sempre più forte con l’esperienza delle battaglie. Gintoki per sconfiggerlo è costretto per la prima volta nell’anime ad usare una vera spada (quella di legno fu distrutta dalla Benizakura). Dopo essere stato sconfitto da Gintoki non è più apparso, ma si crede morto per colpa della Benizakura.
Kijima Matako: l’unica donna del gruppo di Takasugi, combatte usando una coppia di pistole. Ha una totale dedizione verso Takasugi di cui presumibilmente è innamorata. Il suo comportamento è decisamente mascolino, tanto da iniziare una gara di sputi con Kagura.
Takechi Henpeita : lo stratega del gruppo. È un discreto spadaccino (anche se meno forte dei suoi compagni), nonostante ciò non ama combattere in prima persona. Sostiene di essere un amante di donne e bambini, Takechi lo accusa spesso di avere il complesso di Lolita.
Tokumori Saitou : chiamato anche “Kishin”, è uno dei quattro Deva di Kabuki-Cho (il quartiere malfamato dove si trova l’agenzia di Gintoki) che come Otose controllano parte dei profitti del quartiere; conosciuto anche come Mademoiselle Saito (o Maman, come è chiamato dalle “colleghe”), è un travestito (divenuto tale dopo la morte della moglie) che lavora con le sue colleghe al “Kamakko Club”; tuttavia in passato era conosciuto anche come “Kishin Saito dal Fundoshi Rosso” (il Fundoshi è la mutanda che indossano solitamente i lottatori di sumo), che durante la guerra contro gli Amanto salì sulla nave degli invasori e lottò finché il Fundoshi da bianco divenne rosso sangue. Ha un figlio di nome Teruiko che veniva preso in giro per questo motivo ma che ora, nonostante le avversità, è molto orgoglioso del padre/madre.
  • Kaientai (快援隊, Kaientai):
Sakamoto Tatsuma: vecchio compagno d’armi di Gintoki, Sakamoto decide di andarsene dalla terra per intraprendere viaggi spaziali. Ha una personalità ingenua sempre allegra e troppo ottimista, ride sempre anche nelle situazioni peggiori, il che lo fa sembrare uno stupido agli occhi degli altri personaggi. La sua passione sono le navi spaziali e ne possiede ben tre, che lo aiutano nei suoi scambi interplanetari. Storpia spesso il nome di Gintoki in Kintoki.
Mutsu: braccio destro di Sakamoto nella loro agenzia Kaientai. Veste in modo particolare ed è sempre seria. Nonostante sembra che le importi poco dell’incolumità di Sakamoto è sempre pronta a tirarlo fuori dai guai.
  • Altri:
Shimura Tae (Otae): È la sorella maggiore di Shinpachi e si occupa del mantenimento del dojo di famiglia, salvato tempo prima dallo stesso Gintoki che ha sconfitto il creditore della famiglia Shimura. È una ragazza che appare gentile e premurosa, ma in realtà è una furia scatenata. È molestata spesso da Isao Kondo, ma le scenette comiche dei due terminano sempre con Otae che malmena il povero Kondo. Spesso picchia anche Gintoki, ma dice anche di “comprenderlo perfettamente”. È una cuoca penosa (cucina sempre e solo uova fritte carbonizzate) e Shinpachi ha paura di tornare a casa per pranzo a causa di questa sua abitudine. Ad Otae piace molto il gelato Hagen Dazs di cui va molto golosa. Otae lavora attualmente in un locale dove serve da bere agli uomini soli e fa loro compagnia (è qui che ha incontrato Kondo).
Terada Ayano (Otose): la padrona di casa di Gintoki e proprietaria del bar notturno in cui si radunano gli uomini soli di Edo. Otose appare come una vecchia tiranna, ma in realtà è una persona di indole buona e generosa e aiuta sempre le persone in difficoltà. In passato ha salvato Gintoki, quasi morto di fame, e gli ha dato un riparo. Pretende sempre l’affitto ma poi per un motivo o per l’altro lo abbuona sempre, lasciando altro tempo a Gintoki.
Catherine: una Amanto dall’aspetto umano con orecchie di gatto, giunta sulla Terra per cercare lavoro. È molto strana e ringrazia continuamente le persone. In realtà era sulla Terra per rubare nei negozi e arricchirsi, è stata poi scoperta da Gintoki. Otose l’ha tuttavia perdonata ed ora Catherine continua a lavorare nel bar per uomini soli.
Hasegawa ‘Madao’ Taizo: un uomo che ha perso il suo lavoro e non riesce a trovarne un altro per via dell’età. In passato lavorava all’ufficio immigrazione dello Shogunato, sezione rapporti extraterrestri, ma venne licenziato per aver colpito il principe Hata durante la cattura di Ponchi la piovra assassina. Sulla storia di questo personaggio c’è un’intera puntata che racconta delle sue vicissitudini; definito Madao (vecchio disoccupato) da tutti, ormai gira depresso da un capo all’altro della città. Taizo è molto attaccato ai suoi occhiali da sole, al suo pizzetto e al suo orologio d’oro.
Principe Hata: alieno viziato e molto stupido, viene sempre accompagnato da un funzionario barbuto che lo insulta chiamandolo “babbeo” (dalla somiglianza del suo cognome, Hata con la parola giapponese Baka, ovvero babbeo) e poi dà la colpa agli altri (nonostante lo stesso principe abbia veramente una faccia da babbeo). È sempre in cerca di rari animali da compagnia, ma in ogni occasione viene picchiato e insultato da tutti, dato che cerca sempre di prendere con sé animali pericolosi o letali, mettendo tutti a rischio (il polipo spaziale Ponchi, un’enorme piovra carnivora, fu il suo primo tentativo; il secondo, Sadaharu, che cercò di rubare a Kagura; l’ultimo tentativo, ribattezzato ancora Pochi, un raro esemplare di animale alieno che caccia sfruttando il viso da cane affettuoso che porta sul petto quando in realtà è un mostro feroce).
Sarutobi ‘Sacchan’ Ayame: giovane ninja appartenente al gruppo degli Oniwa-Banshuu, un gruppo elitario di ninja. È molto stramba e porta un paio di occhiali simili a quelli di Shinpachi, se non li mette non vede nulla. La sua tecnica si basa sull’uso del Natto (i fagioli in salsa di soia che Ayame scaglia con prontezza incredibile) e del bondage. È follemente innamorata di Gintoki ed ha una personalità quasi “masochistica” che la spinge a subire le angherie del giovane samurai con leggerezza e quasi con piacere.
Terakado Otsu: giovanissima idol e cantante agli esordi, è per lei che Shinpachi ha una cotta e a cui è intitolato il Fan Club di cui lo stesso Shinpachi è membro-capo. I testi delle sue canzoni hanno tutti dei riferimenti sconci.
Ketsuno Ana: inviata speciale del TG di Edo, spesso commenta nei luoghi dove poco prima sono avvenuti i misfatti di Gintoki e compagni. Il suo nome se letto lentamente ricorda una frase volgare. Gintoki ha una cotta per lei.
 
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Pubblicato da su 29 settembre 2010 in Senza categoria

 

Secondhand Serenade – Your Call

 
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Pubblicato da su 28 settembre 2010 in Senza categoria

 

Ke$ha – Disgusting

 
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Pubblicato da su 28 settembre 2010 in Senza categoria